LA NOSTRA PROPOSTA
La nostra iniziativa si rivolge esclusivamente agli avvocati con un’attenzione mirata necessaria ad offrire i seguenti servizi:
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Valutazione dello studio
Plurimi sono i modi di valutare uno studio, tutti comunque connessi all’analisi della struttura che lo caratterizza.
Tra gli elementi ponderati nella valutazione si analizzano parametri quali l’età professionale del cedente, l’ubicazione dell’attività, il contesto del mercato servito, la qualità dei settori imprenditoriali collegati, la struttura organizzativa dello studio mediante con la connessa analisi dei flussi informativi, le caratteristiche dei collaboratori, la presenza e l’anzianità di servizio dei dipendenti, l’analisi qualitativa – oltre che quantitativa – del pacchetto clienti, l’anzianità di acquisizione degli incarichi e loro dimensione. Il nostro team di professionisti esegue questa analisi utilizzando normalmente:- un’analisi reddituale
- una valutazione dei flussi finanziari
- una ponderazione della resistenza al cambiamento della clientela.
Attraverso queste analisi giunge ad una valutazione di quello che può essere l’ammontare dell’ “avviamento” trasferibile con la successione nello studio.
Ciascuno può chiedere a Vendo Studio Legale una simile valutazione anche a prescindere dalla successiva decisione di cedere il proprio studio. -
Individuazione di soggetti interessati all’acquisto/vendita del proprio studio
Vendo Studio Legale vuole superare gli schemi tradizionali. Chiede agli avvocati più stanchi od a quelli desiderosi di smettere il lavoro, la disponibilità ad un contatto che eviti loro di rimanere seduti sulla loro scrivania, spesso soffrendo nel predisporre gli atti, e si rendano quindi disponibili a cedere ad altri il percorso avviato.Quanti ci ascoltano, trasformano un momento di imminiente declino nella migliore opportunità per sè e per i giovani: la cessione del loro avviamento, così come accade per ogni attività imprenditoriale, oltre ad essere lecita ed ammissibile, diviene il miglior modo per dare ricambio e vitalità a quanto hanno fatto per decenni.
Così come ogni imprenditore quando invecchia, cede a terzi la propria azienda, oggi gli avvocati anziani possono aiutare i giovani colleghi ad avere un’opportunità per crescere: e ciò con coerente remunerazione.
Mancando una relazione di scambio – che normalmente avviene solo tra padre e figlio o in rarissime situazioni di effettiva attività gestita in forma societaria – i due mondi non si parlano e le occasioni si sprecano!Vendo Studio Legale serve per stimolare ed ottimizzare questi scambi, oggi latenti ma utili.
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Redazione di un piano economico, finanziario e tributario che agevoli l’operazione
La soddisfazione di chi trasferisce una risorsa sta nella consapevolezza di ciò che vende o acquista: per questo Vendo Studio Legale è strutturata con un equipe di professionisti che – a richiesta – redige:- Un piano economico della cessione.
- Un piano finanziario dei flussi che renda noto sin dal primo momento le necessità di cassa ed il modo attraverso il quale finanziare l’acquisizione ed il successivo sviluppo dell’acquisenda attività.
- Una valutazione tributaria degli oneri che la cessione comporta per il venditore: l’art. 36 co. 29 dl D.L. 223/2006 modificando l’art. 54 co. quater del TUIR prevede che “concorrono a formare il reddito (di lavoro autonomo) i corrispettivi percepiti a seguito della cessione della clientela o di elementi materiali comunque riferibili all’attività artistica o professionale”.
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Stesura del contratto di cessione
- La sua liceità
Il nostro sistema ritiene lecito il trasferimento a titolo oneroso degli studi professionali, con specifico riferimento alla cessione della clientela.
L’ammissibilità della cessione di uno studio legale è stata affrontata dalla sentenza della Cassazione nr. 2860/2010 la quale ha affermato che nell’ipotesi di trasferimento di un’attività professionale, si realizza un vero e proprio trasferimento di attività tramite il quale l’alienante cede “indirettamente” la clientela ed assume, oltre agli obblighi positivi di fare (attività promozionale e di presentazione) anche gli obblighi negativi di non fare (divieto di riprendere ed esercitare la stessa professione nello stesso luogo).- Le norme di riferimento
Le norme di riferimento sono l’art. 36 co. 29 dl D.L. 223/2006 meglio noto come Decreto Bersani-Visco con il quale è stata regolamentata per la prima volta la “cessione della clientela”.
Il decreto infatti, modificando l’art. 54 co. I quater del TUIR ha previsto espressamente che “concorrono a formare il reddito (di lavoro autonomo) i corrispettivi percepiti a seguito della cessione della clientela o di elementi materiali comunque riferibili all’attività artistica o professionale”. - La giurisprudenza
La sentenza della Cassazione 2860/2010 ha riconosciuto possibile e lecita la cessione dello studio professionale e della relativa clientela a fronte del pagamento di un corrispettivo.
Le motivazioni della Suprema Corte fanno leva sulle norme introdotte dal Decreto Bersani-Visco e, in via ulteriore, all’orientamento giurisprudenziale che ha riconosciuto legittima l’organizzazione, in forma di azienda, anche per gli studi professionali (Cassazione 10178/2007 e già prima 11897/2002).
La Corte ha ritenuto lecito e valido il contratto di cessione di uno studio professionale stipulato a titolo oneroso, comprensivo non solo degli elementi materiali e degli arredi ma anche della clientela, essendo configurabile non una cessione in senso tecnico (stante il rapporto fiduciario e personale tra prestatore d’opera intellettuale e cliente) ma un complessivo impegno del cedente volto a favorire, attraverso l’assunzione di obblighi positivi di fare e negativi di non fare, la prosecuzione del rapporto tra vecchi clienti ed il soggetto subentrante.
La pronuncia certifica quindi l’esistenza del c.d. “avviamento professionale” (già prima trattato dalla Cassazione 370/1974 e 5848/1979) che legittima la validità del contratto di cessione degli studi professionali.
- Le norme di riferimento
- Gli elementi del contratto: il patto di non concorrenza
Nel contratto di cessione di azienda il divieto di concorrenza stabilito dall’art. 2557 del Codice Civile impone a chi aliena l’azienda di astenersi, per il periodo di cinque anni dal trasferimento della stessa, l’obbligo di non iniziare una nuova impresa che abbia oggetto, ubicazione o altre circostanze idonee a sviare la clientela dell’azienda ceduta.
E’ proprio tale obbligo negativo di “non fare” che anima la cessione dell studio legale e, adeguatamente formalizzato, rende lecita la pattuizione di una clausola di non concorrenza, obbligo fondamentale nell’accordo tra le parti. -
Gli obblighi reciproci nella cessione dello studio professionale
A livello operativo, il contratto ha contenuti variabili, ma di norma prevede:- Un obbligo di fare in capo al cedente, esplicitato con l’attività di presentazione della propria clientela al subentrante.
- L’obbligo di affiancamento: adempimento questo che può essere strutturato in varie forme e che, di norma, si configura con una serie di attività utili a dare continuità alla clientela.
- Obblighi verso i dipendenti: ad oggi non è previsto nella cessione un obbligo di continuità per dipendenti ma tale passaggio è spesso un oggettivo plusvalore per chi acquista.
Per i dipendenti ciò rappresenta una chance ed al tempo stesso consente all’acquirente di mantenere un rapporto costante con i clienti, solo per quest’ultimo nuovi.
La continuità diviene una chance per entrambe le parti ed evita, come accadeva in passato, che l’anziano avvocato – appendendo la “penna al chiodo” – causi effettivi pregiudizievoli agli occuapti. - Obblighi di trasferimento di know-how: simili operazioni possono creare trasferimenti di know-how intergenerazionale, con elevati benefici in termini di qualità di servizi offerti ai clienti.
I professionisti più giovani hanno infatti la possibilità di crescere con maggiore facilità mentre quelli di maggiore esperienza traggono dalla aggregazione motivi di aggiornamento che permettono loro di diversificare l’offerta dei propri servizi, giungendo finanche a competere con la realtà degli studi multinazionali maggiormente strutturati.
- La sua liceità
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Ricerca di soci per aggregazione o crescita di studi legali esistenti anche tramite fusioni o altre forme di acquisizione.
Vendo Studio Legale, grazie alle proprie relazioni, non opera solo nell’area dei trasferimenti di studi: promuove e rende possibili integrazioni, con ricerca di soci, favorendo collaborazioni o altre forme di integrazioni tra avvocati.
Vendo Studio Legale può offrire la propria competenza anche per singole fasi, non essendo l’una presupposto dell’altra anche se spesso è la concretizzazione della cessione che ci obbliga ad intergrare al servizio di cessione/acquisto le altre attività, presupposte o conseguenti.